I raggi UVA, i più lungi, aventi una lunghezza d'onda compresa fra i 310 - 400 nm, provocano una pigmentazione di breve durata, temporanea, non sufficientemente protettiva per la pelle. Penetrano fino al derma e sono i veri responsabili dell'invecchiamento cutaneo da "photoaging" e si manifesta con macchie pigmentate, rughe e disidratazione cutanea.

I raggi UVB, invece, più corti rispetto agli UVA, hanno una lunghezza d'onda inferiore va da 280 a 310 nm. Sono dotati di maggiore energia e risultano meno penetranti, infatti non oltrepassano l'epidermide. Sono questi i veri artefici dell'abbronzatura protettiva della pelle, ma sono anche i responsabili delle bruciature e di tutte le reazioni cutanee se le radiazioni non vengono bloccate con adeguata protezione.

La melanina è un pigmento naturale prodotto nella pelle dai melanociti, svolge l'importante funzione di "assorbire" le radiazioni ultraviolette, difendendo il nucleo delle cellule cutanee. È sintetizzata da un aminoacido: la tirosina. 

Per ottenere un'abbronzatura protettiva e durevole, è necessario l'intervento dei raggi UVB. Con un'esposizione al sole effettuate in modo graduale e con l'ausilio di prodotti cosmetici con i filtri solari UVA e UVB, la pelle può produrre li suo pigmento naturale, la melanina, senza essere soggetta ad eritemi e alle conseguenze del photoaging. 

FATTORE DI PROTEZIONE SOLARE (SPF)

Come abbiamo già visto, per ottenere una valida protezione, è necessario utilizzare prodotti contenenti un sistema filtrante solare.

E' molto importante ricordare che il fatto di utilizzare un prodotto solare con SPF più o meno elevato non consente di esporsi al sole in maniera incontrollata e irresponsabile. Al contrario, è sempre opportuno adottare le norme di buon senso più comuni, come evitare l'esposizione nelle ore più calde, evitare le esposizioni eccessivamente prolungate ed indossare idonei indumenti protettivi.