I 4 stadi della cellulite
La cellulite deve essere contrastata, perché non è solo un inestetismo, ma un’alterazione sottocutanea caratterizzata da ipertrofia delle cellule adipose. Se peggiora o se è già avanzata, la necessità di intervenire aumenta: non solo per la vostra estetica, ma anche per la vostra salute.
Vediamo i 4 stadi:
LA CELLULITE LIEVE ADIPOSA O EDEMATOSA
Parliamo quindi di una cellulite lieve. È più comunemente definito come “RITENZIONE IDRICA” in quanto è caratterizzato da un ristagno di liquidi nei tessuti dovuto ad una lieve alterazione del microcircolo. Se non è particolarmente avanzata, potrete vedere l’effetto buccia d’arancia solo se andrete a pizzicare la pelle.
LA CELLULITE FIBROSA DETTA ANCHE PASTOSA
In questo caso la vostra pelle è visibilmente a buccia d'arancia. è caratterizzata da un notevole aumento dei liquidi extracellulari, ristagno di tossine, dolore al tatto e colorito spento della pelle
Nonostante la situazione non sia più come quella della cellulite edematosa, siamo ancora in uno stadio di reversibilità, ma bisogna agire.
CELLULITE SCLEROTICA MOLLE
Siamo in una delle massime forme della cellulite. La vostra pelle è rigida e, nella parte sottocutanea, avete una forte ritenzione idrica e la microcircolazione rallentata provoca una scarsa ossigenazione del tessuto.
La cute risulta bucherellata mentre la microcircolazione funziona sempre meno: gli adipociti – cioè le cellule del tessuto adiposo – sono già ingrossati e vengono “ingabbiati” dalle fibre di collagene indurite, impedendo il fisiologico processo di ossigenazione dei tessuti.
La cellulite che raggiunge questo stadio può essere ancora curata ma non è detto che possa essere eliminata del tutto: per questo motivo è fondamentale “prenderla” in tempo e curarla durante il primo e il secondo stadio.
CELLULITE SCLEROTICA:
La cellulite sclerotizzata è irreversibile. Inizia ad esserci molto dolore al tatto in quanto la cellulite si sente a mano nuda mediante palpazione. Puoi trovare segni di cellulite anche nei polpacci e verso la zona delle caviglie. E' caratterizzata dalla trasformazione dei noduli in “macronoduli”, con conseguente ispessimento delle fibre di collagene tanto daformare un vero e proprio “tessuto fibroso” in risposta all’infiammazione.
In queste condizioni diminuisce la vascolarizzazione per compressione dei vasi capillari, che diventano evidenti in superficie e la pelle risulta fredda al tatto, pallida e dolorante.
Scopri di più sui nostri prodotti